CHIUSI, IL NUOVO PALASPORT SI ALLONTANA: EMMA VILLAS SI SFILA DAL PROGETTO. IN CASO DI PROMOZIONE GIOCHERA’ A SIENA

giovedì 12th, marzo 2015 / 15:50
CHIUSI, IL NUOVO PALASPORT SI ALLONTANA: EMMA VILLAS SI SFILA DAL PROGETTO. IN CASO DI PROMOZIONE GIOCHERA’ A SIENA
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DOCCIA FREDDA PER IL SINDACO E PER I TIFOSI…

CHIUSI – Oggi pomeriggio si riunisce il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno ancora la questione nuovo Palasport. Si parla di adeguamento del progetto, rispetto a quello di massima già approvato a maggioranza. Scaramelli e la sua giunta cercheranno di ottenere il sì da parte della Primavera che ha contestato la procedura e l’incongruenza del progetto stesso con gli indirizzi del bando comunale. E l’ok di Cioncoloni, Barni e Bologni probabilmente ci sarà. Ma per la giunta potrebbe trattarsi di una vittoria di Pirro. Perché il progetto Palasport sembra destinato ad arenarsi prima del via. Almeno nella formula prevista fin qui. La società proponente Emma Villas (o meglio la ATI, associazione temporanea di Imprese tra Emma Villas Eventi Srl e Emma Villas Vitt Chiusi) non ha trovato finanziatori –  la Bcc Valdichiana ha risposto no ala richiesta di mutuo, altre banche chiedono garanzie ulteriori rispetto a quelle fornite dal finanziamento del Comune (70 mila euro all’anno per 30 anni) – e quindi sembra decisa a sfilarsi dall’operazione e quindi a ritirare il proprio progetto.

Anzi il presidente Giammarco Bisogno ha già lasciato intendere che la Emma Villas, in caso di Promozione in serie A2, giocherà al palaEstra di Siena. Non solo le prime 4 o 5 partite, ma tutta la stagione 2015-2016. Questo perché il palasport a Chiusi non sarebbe comunque pronto prima del giugno 2016, ma anche perché la soluzione Siena appare più conveniente sotto molto punti di vista alla società.

Per una azienda che opera nel settore turistico e affitta ville, il “marchio Siena”, nome conosciuto e celebrato in tutto il mondo, offre certamente una visibilità e un valore aggiunto superiori a quello che può offrire Chiusi. Il niet della Bcc, le polemiche sollevate da una parte di opinione pubblica, rispetto all’operazione palasport a Chiusi, sembrano spingere in questa direzione. La Emma Villas non ha alcun interesse, né l’intenzione di ritrovarsi per nel tritacarne della polemica politica.

Bisogno ha già incontrato il sindaco di Siena Valentini e pure il presidente della Polisportiva Mens Sana che gestisce il PalaEstra ed entrambi pare si siano dichiarati entusiasti dell’ipotesi di ospitare il grande volley, adombrando pure la possibilità di lavorare per portare la squadra ancora più su, in A1, nel giro di qualche stagione. Siena ha perso il grande basket e il grande calcio, ha bisogno di rifarsi un’immagine anche nello sport e l’occasione Emma Villas con il grande volley pare piuttosto ghiotta. Manna dal cielo, insomma.

Certo, allo stesso Bisogno e al suo staff dispiacerà lasciare Chiusi, ma le società fanno i loro conti e i conti devono tornare.

Quindi al momento l’ipotesi nuovo palasport a Chiusi si allontana. E se anche il progetto aggiornato venisse approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, se anche si trovasse una formula capace di ottenere il sì da Banca Valdichiana o di altre banche, verrebbe meno la ragione principale dell’operazione. Senza la Emma Villas e il volley di serie A, servirebbe ancora un nuovo palasport? E a cosa servirebbe?

Certo, una volta costruito il nuovo palasport, magari da parte del Comune, la Emma Villas potrebbe anche tornare a Chiusi. Ma se la città del Palio dovesse rispondere bene, con entusiasmo, alla prima stagione giocata al palaEstra, sarebbe quantomeno complicato e problematico, se non controproducente, per la società di Giammarco Bisogno tornare al paesello, in periferia.

E’ già successo quindi anni fa a Castiglione del Lago, quando la Pet Company Trasimeno Volley andò a giocare la A2 e poi la A1 a Perugia. La scelta successiva di trasferirsi in periferia, a San Giustino per risparmiare sul palasport, non ha funzionato e ora quella squadra non c’è più.

I tifosi di Chiusi che in questi mesi si sono appassionati, hanno caldeggiato e coltivato il sogno di vedere Chiusi in serie A dovranno mettersi l’anima in pace e riporre i sogni di gloria nel cassetto. Se vorranno seguire la Emma Villas dovranno farlo a Siena. Per Chiusi che poteva sperare in un’occasione di visibilità nazionale e anche in un po’ di “indotto” almeno per alberghi e ristoranti, la situazione che si profila ha il sapore della sconfitta. Dell’occasione persa. E non certo perché qualcuno ha espresso dubbi, perplessità e critiche sull’operazione. Sono altri i no che pesano e altre le ragioni che hanno determinato quei no: non crediamo che sia stata la cifra a frenare Banca Valdichiana, quanto se mai le garanzie di continuità di orientamento nell’amministrazione comunale. Scaramelli se ne va e in 30 anni la guida del comune cambierà 6 volte. Troppe.

Per il sindaco Scaramelli che sperava di costruire sul nuovo palasport la sua campagna elettorale per la Regione, è  una doccia fredda. Praticamente gelata.

La scelta della società è comprensibile e, dal suo punto di vista non fa una piega. La possibilità che la squadra di Chiusi finisse per giocare a Siena da queste colonne l’avevamo adombrata già dopo la vittoria del campionato di B2… Semplicemente per una questione di numeri, che Chiusi non ha e non può garantire. Né adesso, né tra due, 5 o 10 anni. E’ la realtà delle cose.

Si tratterà di vedere se questa decisione, ancora ufficiosa, ma praticamente certa, avrà conseguenze sull’atteggiamento dei tifosi, comprensibilmente delusi e feriti nell’orgoglio di campanile, e di conseguenza sul rendimento della squadra. Lo vedremo già nella prossima partita, in casa, contro Segrate. Anche perché, sia il nuovo palasport come il trasferimento a Siena sono legati alla promozione in A2, e quella ancora non è sicura, c’è da conquistarla sul campo.  Il punticino di vantaggio su Mondovì non è di per sé garanzia di sicurezza sufficiente.

M.L.

 

 

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