GLI AUTARCHICI CADONO A SAN MINIATO. RISULTATO ROCAMBOLESCO, PARTITA D’ALTRI TEMPI

lunedì 12th, gennaio 2015 / 16:22
GLI AUTARCHICI CADONO A SAN MINIATO. RISULTATO ROCAMBOLESCO, PARTITA D’ALTRI TEMPI
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Dall’esterno si potrebbe definire una partita rocambolesca, piena di emozioni positive e negative. Per chi segue ed è calato nella realtà, il risultato di ieri è il riassunto in 90 minuti della breve, ma intensa storia  dell’A.S.D. Città di Chiusi. Favorita ai blocchi di partenza, va sotto, riemerge, riaffonda, emerge nuovamente, crolla. I biancorossi pur giocando male, se non malissimo, hanno avuto in mano la partita per ben due volte e hanno sprecato l’occasione per affacciarsi nelle zone alte di classifica. Lo scontro con il San Miniato, ultimo con un punto in tredici gare, peggior attacco e peggior difesa del campionato, era sulla carta la passeggiata domenicale, capitata perfettamente per arrivare carichi e con il morale alle stelle al derby con il Sarteano. E invece la supponenza biancorossa e il cuore del San Miniato hanno mischiato le carte in gioco, stravolgendo il pronostico.
Fin da subito i nero-verdi padroni di casa hanno spinto sull’acceleratore, creando due occasioni nei primi minuti, dopo una fase di stallo la palla del possibile vantaggio capita nei piedi di Michele Tiezzi che però calcia alto. Al 40′ si sblocca il risultato, una girata da fuori area sorprende Valdarchi e porta il San Miniato avanti. Dura poco però la gioia dei padroni di casa, una punizione dal limite dell’area viene parata di braccio da  un uomo della barriera, rigore ed espulsione per proteste. Dagli undici metri Michele Tiezzi segna. La ripresa dovrebbe essere in discesa, ma in avvio il San Miniato si riporta in vantaggio in seguito ad uno svarione della
retroguardia chiusina. Reazione d’orgoglio degli autarchici, che spinti dall’innesto di Rosa riescono prima a pareggiare con Lorenzo Feri, su assist dello stesso Rosa e poi si portano sul 2 a 3 sempre con il numero 14 che insacca di giustezza un cross proveniente dalla destra. Quando la partita sembra definitivamente avviata verso una lieta conclusione accade l’imprevisto, negli ultimi 8 minuti i biancorossi subiscono prima il 3 a 3 su un  altro errore in difesa e poi il 4 a 3 al 45′ in contropiede. Incontenibile la gioia dei senesi, alla prima vittoria in campionato e immensa l’amarezza per gli autarchici.
Una sorta di Brasile-Uruguay al Maracanà del ’50, con le dovute proporzioni, lì ci furono suicidi e morti per arresto cardiaco, ieri, per fortuna, solo un silenzio assordante, in tribuna, negli spogliatoi e in macchina al ritorno. Quella volta a perdere fu il Brasile di Jair e Zizinho, una squadra incredibile, ma a dire la verità, l’A.S.D. Città di Chiusi assomiglia più all’Uruguay e i chiusini agli Urugagi, popolo straordinario descritto perfettamente da Diego Lugano all’ultimo mondiale.
“Siamo contraddittori, ingiusti, immaturi, sognatori e cocciuti… molto cocciuti. Non ci diamo mai per vinti, siamo guerrieri. Siamo piccoli, ma vogliamo essere giganti. Siamo una famiglia… e che famiglia! Chi va è  sostituito da chi arriva, sembriamo una grande squadra di calcio (tanto grande che a volte ci facciamo male da soli). Le partite facili le rendiamo difficili, e a volte quelle difficili per noi diventano un po’ più facili.
Giochiamo tutti assieme: ma quando vinciamo si dice ‘abbiamo vinto’, quando perdiamo si dice ‘hanno perso’.
Sappiamo che tre milioni di uruguaiani dipendono da noi, ma la sapete una cosa? Anche noi dipendiamo dai quei tre milioni di uruguaiani. Abbiamo bisogno di appoggio in ogni errore: ci piace che gli uruguaiani si emozionino, che piangano di gioia per ogni gol, per ogni pallone conteso… Sappiamo che nonostante ci critichino darebbero tutto per essere con noi a correre e aiutarci, e che sono i primi a gioire per le nostre vittorie. Sentiamo la  pressione, certo che la sentiamo: per questo a volte quando gioca l’Uruguay sentiamo un’energia che non riusciamo a spiegare. Questo ci emoziona.”
In fondo anche se le prime cinque posizioni sembrano distanti più di quello che dice la classifica dopo la partita di ieri, l’incontro di San Miniato valeva tre punti, come varranno tre punti tutte le prossime 16, a partire dal derby di domenica prossima con il Sarteano, perchè nonostante la giovane età, i giocatori dell’A.S.D. ne hanno vissute tante e tante ne vivranno, l’episodio di ieri è solo una delle infinite puntate di una storia a volte amara, ma comunque bellissima.

Lorenzo Trabalzini

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