CHIUSI SCALO, DOMENICA APRE IL NUOVO CENTRO MEDICO. MA PERCHE’ PRESSO LA MISERICORDIA?

venerdì 23rd, gennaio 2015 / 15:05
CHIUSI SCALO, DOMENICA APRE IL NUOVO CENTRO MEDICO. MA PERCHE’ PRESSO LA MISERICORDIA?
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CHIUSI – “Frutto di una scelta coraggiosa di scomputare gli oneri di urbanizzazione per dare finalità pubblica all’ intervento che ha visto protagonista la Misericordia di Chiusi, oggi il tutto si concretizza in un centro medico specializzato con assistenza di base al punto da divenire riferimento pubblico per tutta la realtà dello Scalo. Domenica ‪#‎sinaugura‬“. Così il sindaco Stefano Scaramelli saluta, oggi su facebook, l’imminente apertura del nuovo Centro Medico, presso la struttura della Misericordia, in via Francesco Redi, zona Mar Nero a Chiusi Scalo.  L’inaugurazione è prevista domenica 25 gennaio alle ore 10,00 con l’intervento dello stesso Scaramelli,  del Vescovo mons. Manetti e del Direttore generale della Asl 7 Enrico Volpe.

La struttura vedrà insieme 9 medici di base, due infermieri professionali, tutti coordinati da una segreteria unica.

I medici sono i dottori Catia Del Buono, Aldo Della Ciana, Rossana Favi, Francesco Galeotti, Stefania Gori, Leonardo Marchini, Donato Pellegrini, Alessandro Radicia, Walter Vannuccini. Le infermiere, Anita Paolini e Debora Santoni.

Chiusi risponde così ad una “direttiva” della Asl, che mira a garantire un servizio più efficace ai cittadini nell’arco della giornata.  Ma già l’annuncio dell’inaugurazione ha scatenato qualche reazione sui social network, con alcuni utenti che si lamentano per il fatto che il centro sarà un p’ “decentrato” rispetto alle varie aree della cittadina, in una zona non servita da mezzi pubblici, cosa che potrebbe creare qualche difficoltà, soprattutto alle persone anziane che magari avevano scelto il proprio medico di famiglia in base anche alla vicinanza dell’ambulatorio.. . Insomma un centro medico in una posizione magari più centrale e più accessibile con mezzi pubblici poteva anche essere una soluzione migliore.

Viene anche da chiedersi, come mai una struttura che fa capo alla sanità pubblica e quindi alla Asl 7, debba trovare sede presso locali di una associazione religiosa come la Misericordia.  Sembra di essere tornati a prima del 1978, quando anche l’ospedale di Chiusi era della Misericordia. Poi però ci sono state la riforma sanitaria del ’78 appunto, l’istituzione delle Usl e del Servizio Sanitario Nazionale…  Perché non è stata trovata una soluzione più “laica” e meno “targata”?

Insomma, il nuovo centro medico con 9 medici di famiglia e due infermieri, è probabilmente un passo avanti verso un servizio migliore, ma l’ubicazione decentrata e il fatto che trovi spazio nei locali di un sodalizio religioso, sono elementi che denotano ancora una volta una scarsa attenzione verso quel valore fondamentale che è la “laicità dello stato”, sancito dalla Costituzione, e che possono creare qualche difficoltà nel rapporto con la totalità dei cittadini.

Crediamo che non sarà necessario fare il segno della croce, per entrare e chiedere una visita o una ricetta. Ma una soluzione diversa avrebbe evitato anche il dubbio.

 

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