LA MAFIA E’ QUI: OPERAZIONE ANTI ‘NDRANGHETA IN PROVINCIA DI PERUGIA, 61 ARRESTI…

mercoledì 10th, dicembre 2014 / 11:53
LA MAFIA E’ QUI: OPERAZIONE ANTI ‘NDRANGHETA IN PROVINCIA DI PERUGIA, 61 ARRESTI…
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E ALL’EX COMUNITA’ MONTANA DEL TRASIMENO 10 SOTTO INCHIESTA PER PECULATO E ALTRI ABUSI…

PERUGIA -Qualche giorno fa la notizia di un inchiesta con 10 indagati per “peculato” e altri abusi nella ex Comunità Montana del Trasimeno (operai e mezzi dell’ente pubblico utilizzati per lavori e lavoretti privati come potature, taglio di piante sfalcio di erba, costruzione di casette in legno, il tutto anche utilizzando impropriamente mezzi dell’ente). Ne guai sono finiti alcuni operai, diversi capi area e responsabili di settore e servizi, ma anche l’ex presidente e il commissario della Comunità Montana, liquidata e assorbita nella Agenzia per la Forestazione. Un malcostume su cui i Pm perugini avevano messo gli occhi da un paio d’anni a questa parte e ora sono passati all’azione.

Questo, come dicevamo, qualche giorno fa. E’ di oggi invece la notizia di una vasta operazione anti ‘Ndrangheta in provincia di Perugia: 61 arresti, sequestro di beni per 30 milioni di euro…

I reati contestati a vario titolo agli arrestati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante delle finalità mafiose, traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Al centro delle indagini “un sodalizio ‘ndranghetista radicato nella regione, con diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale e saldi collegamenti con le cosche calabresi di origine”.

L’operazione è stata denominata “Quarto passo” e gli inquirenti hanno documentato “le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi e intimidazioni con finalità estorsive”.

Il sequestro riguarda beni mobili e immobili riconducibili alle attività degli indagati e ritenuti provento dei reati.

Insomma un caso di malcostume diffuso e reiterato nella gestione di un ente pubblico (la Comunità Montana del Trasimeno) e ora una azione decisa dalla Procura distrettuale antimafia del capoluogo umbro, che segnala come la malavita organizzata abbia messo radici anche nell’ex cuore verde d’Italia e come questo territorio dell’Italia di mezzo, non sia più un’isola felice, né tantomeno una zona immune da infiltrazioni criminali.

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