CHIUSI, IL COMUNE: “SCONTI SULLA TARI”. LA PRIMAVERA: “MA LA TASSA AUMENTA!”

martedì 07th, ottobre 2014 / 10:39
CHIUSI, IL COMUNE: “SCONTI SULLA TARI”. LA PRIMAVERA: “MA LA TASSA AUMENTA!”
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CHIUSI –  “Sconti alle famiglie e alle imprese. Così cerchiamo di rendere meno odiosa e meno cara la Tari, tassa sui rifiuti” dice l’assessore al bilancio Juri Bettollini che dà anche le cifre: “Rimodulando la tariffa, infatti, alle famiglie della cittadina etrusca è stato applicato uno sconto del 30% alle famiglie con reddito ISEE non superiore ad 8500 euro riferito all’anno 2012 e alle famiglie con reddito ISEE non superiore a 20.000 euro con almeno un componente di età inferiore ai 10 anni.

Alle imprese invece particolarmente gravate lo scorso anno dalla Tares come pub, ristoranti, ortofrutticoli, bar, pescherie, trattorie, pizzerie, fiorai e pasticcerie sarà applicata una riduzione del 21% mentre per tutte le altre attività imprenditoriali la tassazione tornerà sostanzialmente ai vecchi parametri Tarsu”.

Bettolini e con lui il sindaco Scaramelli definiscono la Tari una tassa “odiosa e scritta male, generata da un meccanismo contorto e fumoso che non tiene conto delle caratteristiche di una comunità e mirata solo a  fare cassa”. Però le leggi vanno applicate e la Tari va pagata. A Chiusi però, dicono caramelli e Bettollini “famiglie ed imprese di Chiusi potranno, contare su delle scontistiche importanti nell’applicazione della tassa e questo nonostante l’aumento della tariffa di gestione del servizio urbano di raccolta rifiuti chiesta e applicata da Sei Toscana (gestore unico del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province dell’Ato Toscana Sud, che riunisce Siena, Arezzo e Grosseto) che per il Comune di Chiusi avrà una incidenza di circa 90 mila euro.

I maggiori costi del servizio, saranno comunque spalmati, cercando la maggiore equità possibile e quindi rendendo gli aumenti sostanzialmente invariati, tra tutte le famiglie del Comune con modifiche nelle tariffe che andranno in una forbice tra meno 7% e più 8% con tariffe sostanzialmente invariate per tutte quelle famiglie formate da tre o quattro componenti. Nella maggior parte dei casi, dunque, la tassazione rimarrà mediamente invariata anche grazie al risultato del 70% di raccolta differenziata che ha consentito di limitare i costi crescenti del gestore”.

Ma se sindaco e assessore parlano di sconti e riduzioni, la Primavera, principale forza di opposizione non ci sta. E dal canto suo parla invece di aumento, in qualche caso fino al 12%.

“Nel 2013 – scrive la Primavera – i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che dovevano essere coperti dalla tassa, e quindi dalle tasche dei cittadini, erano di 1.747.660 euro mentre nel 2014 sono passati a 1.853.250 euro con un aumento del 6,04% che verrà distribuito tra le varie categorie di utenti che avranno aumenti differenziati. Essendo il 6,04 % quello medio ci saranno categorie che non subiranno aumenti e altre che lo subiranno del 12%”.

La Primavera fornisce anche il dettaglio del piano economico finanziario alla base delle tariffe per il 2014, presentato il 30 settembre in consiglio comunale.

Eccolo:

COSTI ESTERNALIZZATI PER IL SERVIZIO – Raccolta e trasporto RSU 114.457,00

– Trattamento e smaltimento RSU 179.304,00

– Raccolta differenziata 157.481,00

– Trattamento e riciclo 14.371,00 – (segno meno, quindi questo è un introito non un costo, ndr)

TOTALE COSTI ESTERNALIZZATI 436.871,00

COSTI IN AUTONOMIA PER IL SERVIZIO

– Spazzatura e lavaggio strade e aree pubbliche 319.576,00

COSTI DI GESTIONE – Accertamento e riscossione 98.843,00

– Costi generali 454.166,00 – Costi diversi 40.252,00 –

Altri costi 38.402,00

– Ammortamenti 250.537,00

– Accantonamenti 30.387,00

– Remunerazione 95.966,00

TOTALE COSTI DI GESTIONE:  1.008.553,00

ADDIZIONALE PROVINCIALE:  88.250,00

TOTALE COSTI CHE DEVONO ESSERE COPERTI DALLA TASSA 1.853,250,00

“Ognuno – conclude la Primavera à può fare le proprie considerazioni ma quella principale è che per svolgere un servizio che costa 436.871 euro serve una struttura che costa quasi due volte e mezzo e cioè 1.008.553 euro, senza considerare l’addizionale provinciale. Da notare anche la totale mancanza di trasparenza di alcune voci come costi generali, costi diversi e altri costi dentro alle quali ci può stare di tutto e di più. I nostri amministratori, che direttamente e indirettamente hanno posti nei consigli di amministrazione e nelle assemblee delle varie società di gestione, gettano fumo negli occhi ai cittadini con dichiarazioni di finta indignazione, ma non ci risulta abbiano mai compiuto nessun atto per contrastare questo andazzo che ormai va avanti da diversi anni.

Noi, invece, ogni volta che ci sono state proposte relative a questi tipi di gestione abbiamo sempre protestato fermamente e votato contro perché crediamo che queste siano le vere occasioni in cui si dimostra la vicinanza alle esigenze di tutta la nostra comunità e non dando qualche contributo economico clientelare a destra e a manca”.

Al di là dei punti di vista diversi tra maggioranza e opposizione e della diversa interpretazione delle cifre, rimane il giudizio negativo di entrambe sulla Tari e su come viene determinata, ma sopratutto rimangono (o meglio, emergono) perplessità e valutazioni sui meccanismo di gestione del servizio e sul soggetto gestore, l’elefantiaco Consorzio Toscana SEI che ha inglobato Sienambiente e altre società partecipate di altre province della Toscana sud e sul quale i Comuni, pur essendo “soci” sembrano avere poca voce in capitolo.

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