Renzi, le cabine di regia e ricette sbagliate

domenica 17th, agosto 2014 / 19:26
Renzi, le cabine di regia e ricette sbagliate
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Sul “Fatto Quotidiano” leggo: “Stimolare l’economia tagliando le imposte,  facendo deficit, e riducendo “i trasferimenti a Poste, Ferrovie ealtri  servizi” . Senza, “fra vent’anni i libri di storia parleranno di decenni  perduti”. Guido Tabellini, economista, ex rettore della Bocconi, èl’esponente  più autorevole della cabina di regia economica che Matteo Renzi vorrebbe a Palazzo Chigi. La sua ricetta, in generale, ricalca il “modello tedesco”:  riforme del lavoro che tengano sotto controllo i salari e favoriscano le  esportazioni”. Non voglio mancare di rispetto a cotanta scienza economica, ma  questa è una strategia che tutto l’Occidente a messo in atto per oltre un trentennio, risultato:fallimento. Persino la Germania che ne avevafatto un suo  credo, di questa specie di dottrina economica, ora si ritrova ferma,
ansi sta  arretrando. L’America di Obama, ha cambiato strada A questi apprendisti  stregoni, che pomposamente hanno chiamato per oltre un trentennio economisti,  li ha mandati in quel posto. Ora gli Stati Uniti, hanno ripreso a marciare,  hanno riposizionato la loro economia sulla produzione di beni e non più sulle  scalate finanziarie speculative. Abbassare i salari poi i Italia, sarebbe  davvero da criminali sociali. Sono i più bassi di tutto l’Occidente. Se questo  ex rettore della Bocconi, pensa di fare la concorrenza ai cinesi, di
rendere le  nostre merci competitive non pagando chi lavora, stiamo freschi. La politica dell’esportazione, comprimendo i salari, messa in atto da tutti i Paesi, è  fallita. L’esportazioni funzionano se trovano mercati in grado di assorbire, ma  questi grazie alla politica dei bassi salari, delle delocalizzazioni  industriali, della precarizzazione, della cancellazione dello Stato sociale,  sono andati in depressione. E le merci, se ne stanno accorgendo anche i  tedeschi, rimangono nei magazzini. Spero che Renzi, come ha annunciato il quotidiano, non lo chiami alla cabina di regia. Oltretutto sarebbe in grande  contraddizione con quanto ha affermato su questi temi proprio in questa
settimana, non solo lui ma anche lo stesso ministro Poletti. Strano che il  professore Tabellini  non faccia cenno alle tante Caste corporative che hanno  divorato il Paese. Forse perché ne fa parte anche lui. Io fossi in Renzi,  contro i burocrati dello Stato, contro le Caste, affonderei ancora di più il  coltello. Insomma posso capire realisticamente il punto di mediazione politica  rappresentato dalla riconferma dell’immunità ai futuri nuovi senatori, ma io  come l’80% dei cittadini italiani, avrei cancellato entrambi. Così come
avrei  depennato le Regioni, altro tumore burocratico, di gestione del potere, che ha  distrutto l’Italia.
Renato Casaioli

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