OPERAIO 34ENNE MUORE FOLGORATO ALLA STAZIONE DI FABRO, LAVORAVA ALLA LINEA ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE DEI TRENI

martedì 05th, agosto 2014 / 19:38
OPERAIO 34ENNE MUORE FOLGORATO ALLA STAZIONE DI FABRO, LAVORAVA ALLA LINEA ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE DEI TRENI
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FABRO – Un operaio 34enne di Ciconia, Alessio Corradini, è morto folgorato questa mattina intorno alle 11.00  mentre stava lavorando alla linea ferroviaria nella stazione di Fabro-Ficull. Una   violenta scarica elettrica gli  è stata fatale. Il giovane stava lavorando alla linea elettrica di alimentazione dei treni. Una attività di manutenzione programmata e non dovuta ad un guasto.

Per accertare le cause dell’incidente e stabilire la dinamica dell’accaduto, RFI ha aperto un’inchiesta interna .  Sul posto sono accorsi immediatamente gli agenti della polizia ferroviaria, i vigili del fuoco e l’ambulanza del 118. Per il giovane orvietano però non c’era più nulla da fare. Profoindo cordoglio è stato espresso ai familiari dal sindaco di Fabro Maurizio Terzino e dal sindaco di Orvieto Giuseppe Germani.

Questo il commento dei sindacati: “E’ chiaro che vanno accertate tutte le dinamiche di questo drammatico ennesimo incidente sul lavoro. Nel frattempo però Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle categorie regionali Filt, Fit e Uilt, ribadiscono che è del tutto inaccettabile che si possa perdere la vita sul posto di lavoro. “Questo – affermano – vale in ogni luogo di lavoro, ma ancora di più in un’azienda come RFI, del gruppo delle Ferrovie dello Stato.
E’ evidente che nella crisi che continua si stanno abbassando i livelli di sicurezza. La tragedia di Fabro ne è l’ennesima dimostrazione. Tutto ciò è inaccettabile. Invitiamo tutte le Istituzioni, a partire dal Governo, ad innalzare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e ad operare sulla prevenzione. E’ una battaglia di civiltà fondamentale alla quale l’Umbria non si sottrarrà. Nello stringerci attorno alla famiglia del ferroviere ucciso sul lavoro, svilupperemo tutte le iniziative tese a ricreare giustizia e verità sulla gravissima tragedia avvenuta”.

 

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