CAMBIANO I VERTICI LFI, LARGO AI RENZIANI: PAMELA FATIGHENTI VICEPRESIDENTE, GIANCARLO PAGLIAI NEL CDA. E’ COSI’ CHE SI CAMBIA VERSO?

martedì 01st, luglio 2014 / 18:16
CAMBIANO I VERTICI LFI, LARGO AI RENZIANI: PAMELA FATIGHENTI VICEPRESIDENTE, GIANCARLO PAGLIAI NEL  CDA.  E’ COSI’ CHE SI CAMBIA VERSO?
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AREZZO – Rinnovati i vertici LFI Spa, l’azienda dei trasporti di Arezzo e Valdichiana.  Il nuovo presidente è Maurizio Seri. La segretaria del Pd di Chiusi Pamela Fatighenti  è la nuova vicepresidente. PAMELA FATIGHENTI 4

Gli altri membri del Cda di nomina pubblica sono Lorenzo Mazzini di Arezzo, Giancarlo Pagliai di Montepulciano e Massimo Macconi in rappresentanza dell’area del Casentino. I consiglieri di nomina privata rimangono Giovanni Bechelli e Massimo Zoi, rappresentanti rispettivamente di RATP e BUSItalia. Il nuovo Cda rimarrà in carica fino al 2016.

Due esponenti della Valdichiana dunque entrano nella stanza dei bottoni di LFI. Entrambi esponenti di partito e figure emergenti del nuovo corso renziano del Pd. Nessuno dei due con esperienze o competenze specifiche nel “ramo trasporti”. Il “cambiamo verso”, ancora una volta si traduce nella semplice e aritmetica sostituzione di “quelli di prima” con “quelli di adesso”.  Altro che merito, competenza, esperienza e amenità del genere, sbandierate in tutte le Leopolde e Leopoldine nell’inverno scorso.pagliai

Come testata attenta ai problemi e alle vicende della Valdichiana non possiamo che augurare buon lavoro a Pamela Fatighenti e Giancarlo Pagliai per il nuovo incarico, ma con tutto il rispetto e l’amicizia, non ci sembra questo il verso per cambiare verso alla politica. Ci sembra invece la riprova che non è cambiato un bel niente e che la politica continua a occupare i posti di comando con i propri colonnelli.  Che in questo modo trovano anche un minimo (minimo?) di remunerazione all’impegno profuso con compensi e gettoni di presenza.

Che poi i nuovi ci capiscano più dei vecchi nelle questioni che vanno a gestire, è tutto da vedere. Ci auguriamo di sì, naturalmente. Né abbiamo ragione di dubitare della buona fede e dell’impegno che i nuovi profonderanno nell’espletamento della mansione.

Ma la logica è esattamente la stessa del passato. Manuale Cencelli, per la rappresentanza territoriale e “stretta osservanza renziana” per i nomi. E questo sarebbe il nuovo che avanza?

M.L.

 

 

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