IL 13 APRILE I CINQUE COMUNI DELL’ALTO ORVIETANO VOTANO LA FUSIONE. MOLTI ALTRI COMINCIANO A PENSARCI…

mercoledì 26th, marzo 2014 / 12:47
IL 13 APRILE I CINQUE COMUNI DELL’ALTO ORVIETANO VOTANO LA FUSIONE. MOLTI ALTRI COMINCIANO A PENSARCI…
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TORRITA, SINALUNGA E TREQUANDA; PANICALE E PIEGARO, MA ANCHE A CETONA, CHIUSI E CITTA’ DELLA PIEVE…

FABRO – Il 13 aprile prossimo, domenica delle Palme, i cinque comuni di  Fabro, Ficulle, Monteleone d’Orvieto, Montegabbione e Parrano decideranno se unirsi o no in un comune unico. E’ infatti in programma il referendum consultivo che dovrà sancire o bocciare a scelta.  Ieri sera, della fusione dei comuni dell’alto Orvietano, ha parlato anche la trasmissione tv Ballarò. Nel servizio sono emerse le perplessità della popolazione, per lo più anziana, restìa a perdere l’identità di campanile, ma anche la volontà delle amministrazioni di andare avanti verso l’unificazione, “perché così come sono i campanili non si salvano”, come ha dichiarato il sindaco di Parrano Tarparelli. Il suo collega Maurizio Terzino, di Fabro, è il più convinto, anche perché forse, il Comune unico avrebbe sede proprio a Fabro, il più grande dei 5 e anche il più centrale.  URNA REFERENDUM

Attualmente Fabro conta 2.951 abitanti ed ha una superficie di 34 kmq; Monteleone d’Orvieto ne ha 1.576 e 23 Kmq di superficie; Ficulle 1.735 e 65 kmq di superficie (è il più esteso); Montegabbione ha 1.256 abitanti e 51 kmq; Parrano solo 600 abitanti e 40 kmq.

In totale il Comune unico avrà 8.118 abitanti, praticamente quanti ne ha Chiusi, un po’ più di Città della Pieve . La superficie totale sarebbe di circa 210 kmq. Poco meno di Orvieto.

Secondo i sindaci favorevoli alla fusione, la scelta dell’unificazione porterebbe il nuovo comune ad avere più peso politico, maggiore capacità di progettazione e di spesa, maggiore attrattiva per eventuali investitori e soprattutto potrebbe razionalizzare e gestire al meglio i servizi ai cittadini che oggi sono fortemente messi in discussione. Il Comune di Parrano, per esempio, ha un solo operaio factotum per le manutenzioni… “Quanto si potrà andare avanti così?” dice il sindaco Tarparelli che qualche volta è costretto a fare da manovale a quell’operaio… sindaci-alto-orvietano-2

Il Pd, partito di maggioranza nel comprensorio, è favorevole, contrari invece alcuni comitati, la lista civica di Fabro.

Il 13 aprile sapremo se i comuni rimarranno 5 o uniranno le proprie insegne sotto un unico e nuovo vessillo.

Il dibattito che si è aperto nell’alto orvietano ha rilanciato l’ipotesi fusione anche in alcuni territori limitrofi. Nella Valnestore, per esempio il candidato a sindaco di Panicale per il Pd, Giulio Cherubini è un assertore del “comune unico” tra Panicale e Piegaro e magari anche Paciano. Il movimento 5 Stelle ha proposto la fusione tra Torrita, Sinalunga e Trequanda nella parte nord della Valdichiana senese, mentre nella parte sud c’è chi comincia a ipotizzare fusioni tra Cetona, San Casciano e Sarteano, o tra Chiusi e Cetona. A Città della Pieve invece c’è anche chi si spinge oltre i confini regionali e vedrebbe di buon occhio un comune unico tra la città del Perugino e Chiusi, fino al 1600 unite sotto la stessa diocesi e da sempre legate da intrecci economici, culturali, scolastici… Per ora son solo venticelli… ma le prossime amministratrive di maggio potrebbero dare una spinta in un senso o nell’altro.  Staremo a vedere…

 

 

 

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